Dopo panettoni, pandori e gozzoviglie è probabile che i nostri hara siano diventati più stabili e ben piantanti a terra, ma anche più difficili da spostare. Per questo abbiamo ripreso di gran lena il nuovo anno con un bel riscaldamento e un allenamento incentrato principalmente sul katame-waza. Può sembrare un allenamento tranquillo, dato che si tratta di tecniche che immobilizzano a terra, ma tutti quei sali-scendi mettono a dura prova braccia e gambe. Inoltre, la loro applicazione in situazioni dinamiche (ki-no-nagare) ha aiutato a risvegliare la consapevolezza del nostro corpo e del fatto che le nostre estensioni non sono sedia o divano, ma gambe e braccia che possiamo usare in modo accorto per armonizzarci con i nostri compagni di pratica. Riusciamo così prima a deviare e poi ad annullare l’impeto dell’attacco, arrivando infine ad entrare nel pieno controllo della situazione con un’immobilizzazione a terra del nostro attaccante.
Ogni praticante ha le sue peculiarità: forza, velocità, tecnica, audacia. Più sono varie e più si impara e ci si diverte. Quindi, più siamo e meglio è. Vi aspettiamo per divertirci insieme.
Felice anno nuovo!