Sandro Lucagnano Shidoin!

Il Maestro dell’Aikido Vittorio Veneto torna a Berlino e ottiene la qualifica mondiale di “Shidoin”.

Sono passati appena due mesi dall’ultima volta in cui il Maestro Lucagnano ha visitato la splendida capitale tedesca in occasione dell’International Koshukai diretto da Bill Witt Shihan. Ma la Germania, si sa, è uno dei fulcri europei più attivi in fatto di Aikido, e resistere al suo fascino e alle offerte formative che propone ogni anno non è così facile per chi, come il Maestro dell’Aikido Vittorio Veneto, coltiva la passione per quest’Arte Marziale.

Ecco allora che lo vediamo tornare a Berlino, più precisamente nella tranquilla cittadina di Karow, ospite al Dojo di Wolfgang Baumgartner Sensei. E’ qui che nei giorni 5-6-7 Dicembre 2014 si è svolto il corso “Shidoin” per l’ottenimento della qualifica giapponese di Istruttore, riconoscimento valido in tutto il mondo e concesso direttamente dall’Aikikai di Tokyo. E’ importante sapere che lo Shidoin è la qualifica più alta ed impegnativa da ottenere per un insegnante di Aikido, e per accedere a tale corso sono richiesti precisi requisiti, quali il grado di 4° Dan Aikikai ed il precedente titolo di “Fukushidoin” (Assistente Istruttore).

Il Maestro Sandro Lucagnano ha così potuto condividere la magnifica esperienza insieme agli italiani Andrea Lembo, Michele Alessi, Antonio Bizzotti e Fabio Zucchetti, la coppia Gabi e Jorg di Francoforte, Tim di Berlino e la californiana Yoko, tutti coadiuvati da Wolfgang Baumgartner Sensei. Si è trattato di un weekend lungo ed intenso, pregno di attività formative ed estremamente interessanti, volte a consolidare la tecnica e le conoscenze utili all’insegnamento.

Se siete abituati ad assistere o a partecipare a Seminar tematici in cui il Sensei si limita a dimostrare ed approfondire poche tecniche lasciando molto spazio alla pratica e al perfezionamento, sappiate che al corso Shidoin c’è stato molto di più. Il gruppo è stato costantemente impegnato in dinamici e faticosi Keiko, di altissimo livello tecnico, caratterizzati da una pratica agile e vivace, il tutto introdotto da chiare ed esaurienti spiegazioni che hanno spaziato in numerosissime tematiche, arrivando a toccare argomenti rari ed appassionanti come il Sanindori, i Kaeshi Waza, gli Henka dei Kumi Tachi e il Kata dei 31 in applicazione.

Le lezioni hanno coinvolto gli aspiranti Shidoin in ogni momento della giornata: anche durante il pranzo, per esempio, gli allievi hanno avuto occasione di apprendere dai preziosi insegnamenti di Baumgartner Sensei, e non appena avevano del tempo a disposizione, diligentemente appuntavano nei loro quaderni quanto appena appreso, allo scopo di fissare i concetti più importanti ed impiegarli come spunto di riflessione in un secondo momento. Al termine delle tre giornate formative, ogni Sensei ha avuto l’opportunità di dimostrare il proprio metodo di insegnamento ai Maestri presenti, analizzando ed approfondendo uno dei temi a disposizione in un intervallo massimo di dieci minuti.

Un’esperienza indubbiamente educativa e produttiva, che ha di certo arricchito i partecipanti dotandoli di un bagaglio tecnico e culturale tale da renderli, a detta dello stesso Baumgartner, adeguati portavoce e prosecutori degli insegnamenti di Saito e O’Sensei.

Alessandra de Marchi

Shidoin 3